Rai-Berlusconi: atti trasferiti a Roma
accolta la richiesta della difesa
L'inchiesta sulle segnalazioni delle attrici a Saccà per le fiction sulla tv di Stato passa nella capitale
ROMA - Tutto da rifare. Gli atti del procedimento contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la vicenda di presunte segnalazioni di alcune attrici all'ex direttore generale di Rai Fiction, Agostino Saccà, sono stati trasferiti a Roma.
Lo ha deciso il gip di Napoli, Luigi Giordano, che ha dichiarato la incompetenza territoriale dell'autorità giudiziaria partenopea. Il giudice ha accolto la richiesta dei legali di Berlusconi, gli avvocati Michele Cerabona e Niccolò Ghedini.
L'INCHIESTA - Il provvedimento è stato depositato nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari. Il gip, sostenendo che la competenza territoriale è del Tribunale di Roma, non si è pertanto pronunciato sulla richiesta avanzata dal pm Vincenzo Piscitelli di inoltrare al Parlamento l'istanza per autorizzare l'utilizzazione delle intercettazioni telefoniche nei confronti di Berlusconi. Gli atti saranno quindi trasmessi alla Procura della Repubblica di Roma che dovrà riesaminare la vicenda giudiziaria. L'autorità giudiziaria della capitale sarà chiamata anche a pronunciarsi sulla distruzione delle telefonate di carattere privato o comunque ritenute irrilevanti sotto il profilo processuale. Nell'ambito dell'inchiesta, Berlusconi è accusato di corruzione in concorso con Saccà per le segnalazioni delle attrici da inserire nei cast di fiction prodotte dalla Rai.
I legali di Berlusconi nell'udienza preliminare di venerdì scorso avevano portato all'attenzione del gip Luigi Giordano i risultati di una indagine difensiva in base alla quale le telefonate «cruciali» per il reato contestato agli indagati erano avvenute mentre i due interlocutori erano a Roma.
BERLUSCONI - E rispondendo ai giornalisti, Berlusconi, in missione in Giappone dove si sta tenendo il G8, ha dichiarato: «Logico spostare il processo da Napoli a Roma».
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