«Il petrolio toccherà i 250 dollari al barile»
e poi annuncia: il gas che vendiamo all'europa ha raggiunto i 410 dollari
Miller, numero uno di Gazprom: «Il prezzo del greggio arriverà a livelli mai pensati»
DEAUVILLE (FRANCIA) - C'è chi come la banca d'affari americana ha previsto che il petrolio raggiungerà i 200 dollari al barile entro il 2010. Una profezia accusata dagli analisti di autoavverarsi solo per il fatto che essa stessa produce una nuova fiammata speculativa sul greggio. Ma c'è chi va oltre. Secondo il numero uno del gruppo petrolifero russo Gazprom, Alexei Miller, il prezzo del petrolio potrà arrivare a 250 dollari al barile. Miller, che parlava nel corso di una conferenza stampa, non ha precisato i tempi. «Oggi siamo testimoni di un aumento dei prezzi critico per gli idrocarburi, ma il prezzo del barile arriverà a livelli mai pensati, la prospettiva è di 250 dollari al barile».
COMPETIZIONE - «La competizione per questa risorsa - ha aggiunto il leader del monopolista russo degli idrocarburi - sarà più forte». Questo, secondo il numero uno di Gazprom, il fattore determinante. Miller ha comunque registrato, sulla formazione del prezzo del barile, «un’influenza seria delle operazioni degli speculatori», tuttavia stima che «questa influenza non è decisiva». Il manager russo ha inoltre spiegato che Gazprom vende il gas all’Europa attualmente a 410 dollari ogni mille metri cubi e non a 400 dollari, come precedentemente annunciato in precedenza. A marzo Miller aveva previsto che il metano russo avrebbe raggiunto i 400 dollari nel 2008. Il prezzo del gas è indicizzato su quello del petrolio.
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