La sua carriera è andata in crescendo a partire dagli anni Settanta
Il tenore si è spento a Modena all'età di 71 anni. Da tempo lottava contro un tumore al pancreas. La conferma dal suo manager
MODENA - Il mondo della lirica è in lutto. Luciano Pavarotti è deceduto questa mattina a Modena alle 5 del mattino. Lo ha confermato con una email all’agenzia di stampa Associated Press il suo manager, Terri Robson. «Il Maestro - si legge nella nota - ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita. Mantenendo l’approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all’ultimo istante della sua malattia». Pavarotti, 71 anni, era nato a Modena il 12 ottobre 1935. E' stato il tenore più famoso al mondo degli ultimi trent'anni. La sua è stata una vita tutta dedicata alla lirica.
LA MALATTIA - Operato per il tumore al pancreas l'anno scorso, Pavarotti aveva avuto nei mesi scorsi un peggioramento mentre si trovava nella sua casa sulle colline di Pesaro e l'8 agosto era stato ricoverato con difficoltà respiratorie e febbre alta. Dopo la degenza, che si era prolungata più del previsto, era tornato a casa, ma a Modena, seguito dai medici del dipartimento di oncologia.
L'ULTIMO SALUTO DAL WEB - Dopo che i media di tutto il mondo hanno dato l'annuncio della morte, il sito Internet ufficiale dell'artista è stato preso d'assalto dai navigatori dei cinque continenti, al punto che in più occasioni è risultato inaccessibile. La normale navigazione è stata sospesa dal webmaster e l'home page è stata sostituita da una pagina bianca con un'immagine sorridente di Pavarotti affiancata da un suo pensiero sulla musica: «Penso che una vita nella musica sia una vita ben spesa ed è quello a cui ho dedicato la mia vita» (■ Guarda)
I GUAI COL FISCO - Negli ultimi anni Pavarotti era balzato agli onori delle cronache non solo per le proprie prestazioni artistiche ma anche per alcune grane fiscali che aveva avuto negli anni Novanta. Il 28 luglio 2000 patteggiò infatti con l'erario il pagamento di 25 miliardi di lire a chiusura di un lungo duello con gli agenti delle tasse. Quando si presentò nell'ufficio dell'allora ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco, per consegnargli un assegno a dieci cifre, davanti a decine di fotografi e operatori tv, commentò ironicamente: «Mi sento più leggero nell'animo e non solo...». La prescrizione lo mandò poi assolto nel processo che lo vedeva imputato di dichiarazione infedele dei redditi.
... principessa.
No comments:
Post a Comment