Thursday, February 21, 2008

Negative le previsioni sull'inflazione: nel primo trimestre sarà al 3%


Bruxelles impietosa: è il Paese che è cresciuto di meno nell'ultima parte del 2007
BRUXELLES - La crescita dell'economia italiana sarà «quasi piatta» nei primi tre mesi del 2008 (+0,1%) per poi riprendersi in maniera «graduale ma modesta» nei trimestri successivi (+0,2%, +0,3%, +0,3%), chiudendo l'anno con un +0,7%. È quanto afferma la Comissione Ue nel rapporto in cui sono contenute le nuove stime sull'andamento del Pil dei principali Paesi dell'Ue.
IL RALLENTAMENTO - «L'attività economica in Italia - spiega il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia - ha rallentato più che nel resto della zona euro nell'ultima parte del 2007, chiudendo l'anno all'1,8%, uno 0,1% in meno del previsto». Questo - spiega Almunia - è dovuto anche a «fattori eccezionali, come gli scioperi di dicembre nel settore dei trasporti». Ma il dato 2007 avrà inevitabilmente ripercussioni sul 2008, «con le indicazioni disponibili per la prima parte dell'anno abbastanza negative».
L'INFLAZIONE - Anche l'inflazione resterà intorno al 3% nei primi mesi dell'anno, per poi attestarsi al 2,7% a fine 2008. Nel mirino di Bruxelles non solo il caro-benzina e gli elevati prezzi dei generi alimentari, ma anche «gli aumenti delle tariffe».
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SMENTITO BERLUSCONI - Almunia è poi entrato anche nella campagna elettorale italiana. Il commissario europeo per gli Affari economici ha infatti smentito Silvio Berlusconi, in merito alle dichiarazioni secondo cui avrebbe già sottoposto il programma economico del Pdl a Bruxelles ottenendo un via libera. «Non ho ricevuto nulla e quindi non posso valutare nulla», ha spiegato Almunia.




KLEIN NAOMI
SHOCK ECONOMY
L'ascesa del capitalismo dei disastriGenere: LibriEditore: RIZZOLIPubblicazione: 08/2007Numero di pagine: 621 Prezzo: € 20,50ISBN: 9788817017183Disponibilità: Immediata

Descrizione:

Che cos'hanno in comune l'Iraq dopo l'invasione americana, lo Sri-Lanka post-tsunami, New Orleans dopo l'uragano Katrina, le dottrine ultraliberiste della Scuola di Chicago e alcuni esperimenti a base di elettroshock finanziati negli anni Cinquanta dal governo americano? Secondo Naomi Klein, l'idea che sia utile cancellare un intero tessuto sociale per costruire da zero un'utopia, quella dell'ultraliberismo. L'autrice denuncia un capitalismo di conquista che sfrutta cinicamente i disastri.

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