mossa a sorpresa della Banca centrale. La casa Bianca: non siamo in recessione
La Fed taglia i tassi Usa dello 0,75%
Fed funds al 3,5%. Il presidente Bernanke: «Agiremo in maniera tempestiva»
NEW YORK (USA) - La risposta è arrivata, ma non è chiaro se basterà per tentare di scongiurare lo spettro di una pesante recessione che ha gettato nel panico le Borse di tutto il mondo. La Federal Reserve, la banca centrale Usa ha ridotto - a sorpresa - il costo del denaro negli Stati Uniti dello 0,75%. Ora il tasso di riferimento sui Fed funds è al 3,5%. «Agiremo in maniera tempestiva per affrontare i rischi sul fronte economico», ha dichiarato il presidente della banca centrale Usa, Ben Bernanke.
«NON SIAMO IN RECESSIONE» - Dopo l'apertura in forte calo delle Borse americane, è intervenuta anche la Casa Bianca: «Non prevediamo ancora uno scenario di recessione per l’economia degli Stati Uniti. E' soltanto una frenata dell'economia americana», ha ribadito la portavoce, Dana Perino. Nessun commento, invece, sulle turbolenze di Borsa: «Non è nostra abitudine esprimere giudizi sulle fluttuazioni quotidiane dei listini». Circa il piano di stimolo all'economia presentato venerdì dal presidente Bush, che prevede 145 miliardi di sgravi e incentivi, la Casa Bianca ha fatto sapere di essere pronta a rendere ancora più corposo il pacchetto di aiuti.
LA DECISIONE - «La decisione è stata presa in virtù delle prospettive di indebolimento economico e dei crescenti rischi al ribasso per la crescita», evidenzia ancora la Fed. Tuttavia la decisione di tagliare i tassi non è stata unanime. A votare contro il taglio dei tassi straordinario è stato il governatore William Poole secondo cui una manovra di tale entità prima del meeting ufficiale del Fomc il prossimo 29 e 30 gennaio non è giustificata. La banca centrale Usa ha fatto poi sapere anche anche il governatore Frederic S. Mishkin non è stato presente al vertice straordinario di lunedì notte nel corso del quale si è deciso per il taglio dei tassi.
CAMBI - Dollaro in forte calo contro euro e yen dopo la decisione della Federal reserve. La moneta unica sale dello 0,8% nei confronti del biglietto verde a 1,4560. In forte rialzo anche lo yen che cresce dell'1,34% a 152,10.
22 gennaio 2008
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