Conti, l'Fmi taglia le stime per il 2008
L'incremento del Pil, spiega una fonte, non supererà lo 0,3%
a fine anno. Rapporto deficit/Pil al 2,5%
WASHINGTON (STATI UNITI) - Il Fondo monetario internazionale taglia drasticamente le prospettive di crescita economica italiane per il 2008: l'incremento del Pil, spiega una fonte, non supererà lo 0,3% a fine anno. Il dato, che sarà ufficializzato nel Rapporto economico globale mercoledì prossimo, è dell'1% inferiore alle stime di ottobre, ma è anche la metà rispetto allo 0,6% che lo stesso Fmi riteneva raggiungibile ancora all'inizio di marzo in un documento riservato. Secca riduzione anche per la zona dell'euro. Il rapporto deficit-Pil è invece previsto al 2,5% (stesso valore a politiche invariate anche per il 2009).
ALLARME CRESCITA - Gelata anche per l'economia dell'Eurozona: dal previsto +1,8% di gennaio si è passati al +1,3%. Nei giorni scorsi sono uscite indiscrezioni anche sulla crescita globale, che si fermerà al 3,7%, e su quella statunitense, che non dovrebbe andare oltre lo 0,5% a fine 2008 e allo 0,6% nel 2009. Uno studio preliminare al Rapporto economico globale afferma che c'è una possibilità su quattro di una recessione globale e definisce quella dei mutui subprime la peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione.
PRODI - «È un taglio generale che il Fondo Monetario Internazionale ha fatto per tutti i Paesi. Purtroppo la crisi è più forte di quanto si pensava, speriamo non diventi recessione come alcuni temono». Così il presidente del Consiglio Romano Prodi commenta da Bucarest le nuove stime del Fmi. Il dimezzamento delle stime di crescita dell'Italia è «certamente un motivo di preoccupazione», per questo «il mio successore a Palazzo Chigi sia molto attento, perché in queste situazioni di difficoltà occorre molto, molto rigore» ha poi aggiunto il premier.
JUNCKER: NON SONO D'ACCORDO CON LE STIME - Ma c'è anche chi è critico con i dati forniti dall'Fmi: «Non sono d'accordo con la stima del fondo monetario sulla crescita del Pil in Italia» ha detto il presidente dell'eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ai giornalisti. Il Fondo monetario internazionale stima che il Pil italiano crescerà quest'anno solo dello 0,3%. Juncker ha anche indicato di non essere d'accordo con la stima di una crescita all'1,3% quest'anno per l'intera Eurozona.
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