Cordoglio del capo dello Stato per la scomparsa di Enzo Biagi: gli rendo omaggio a nome dell'Italia
ROMA - Con Enzo Biagi scompare «una grande voce di libertà»: lo scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato ai familiari del giornalista deceduto questa mattina.
«DIFENSORE DELLA COSTITUZIONE» - «Egli ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento ideale e morale nel complesso mondo del giornalismo e della televisione - si legge nel messaggio del Capo dello Stato -, presidiandone e garantendone l’autonomia e il pluralismo. Il suo profondo attaccamento, sempre orgogliosamente rivendicato, alla tradizione dell’antifascismo e della Resistenza lo aveva condotto a schierarsi in ogni momento in difesa dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana. L’amore per l’Italia e la conoscenza della storia nazionale avevano ispirato la sua opera di scrittore e le sue indagini nel vivo della realtà italiana».
«COMMOSSO RICORDO» - «A Enzo Biagi - scrive ancora Napolitano - uomo di genuina ispirazione socialista e cristiana rendo riconoscente omaggio a nome del Paese, esprimendo con commosso ricordo personale la più affettuosa vicinanza e solidarietà ai suoi familiari in questo momento di dolore e di rimpianto».
PRODI: «GRANDE MAESTRO» - Anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha voluto testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla famiglia Biagi, a cui con un telegramma ha espresso «sincera e commossa partecipazione al dolore». «Scompare con Enzo Biagi - ha scritto il premier - un grande maestro dell’informazione, che ha portato nelle case degli italiani con puntuale attenzione e sensibilità giornalistica le notizie e i commenti di tanti eventi della nostra storia di questi decenni, attraverso la carta stampata, gli schermi televisivi, e i numerosi libri di successo. Figura storica del giornalismo, si è battuto sempre per la salvaguardia della libertà dell’informazione e del Paese. Lascia in tutti noi un grande vuoto».
«PROTAGONISTA VITA CULTURALE» - Per il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, Biagi è stato «un protagonista del giornalismo italiano e della vita civile e culturale della nostra storia recente, uno dei più importanti giornalisti dell'Italia del dopoguerra, che ha espresso nella sua lunga professione un modo di intendere il giornalismo stesso. Con lui scompare una personalità di grande rigore intellettuale, che ha costantemente interpretato al servizio del pluralismo e della libertà dell'informazione i valori della democrazia testimoniati attraverso l'esperienza personale durante la Resistenza ed una convinta adesione ai valori della Costituzione repubblicana».
GLI ALTRI RICORDI - Sono molte le altre voci di ricordo e commemorazione che si sono levate dal mondo della politica. Cordoglio e stima sono stati espressi da esponenti di entrambi i poli. Tra i leader di partito, tra i primi è giunto il commento di Walter Veltroni: «Chi ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Enzo Biagi - ha detto il segretario del Pd - da oggi lo ricorderà, per sempre, come un uomo libero e curioso, di grande equilibrio, esempio positivo di un modo di intendere la professione giornalistica al servizio della conoscenza e del Paese». «Tutti gli italiani -ha aggiunto- ricorderanno la sua voglia di libertà, la sua passione e il suo rigore nel raccontare la storia e i personaggi del nostro tempo recente. Enzo Biagi mancherà a tutti noi, anche perchè insieme a lui siamo cresciuti, abbiamo capito fatti e storie, ci siamo emozionati e appassionati al nostro tempo».
«DIFENSORE DELLA COSTITUZIONE» - «Egli ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento ideale e morale nel complesso mondo del giornalismo e della televisione - si legge nel messaggio del Capo dello Stato -, presidiandone e garantendone l’autonomia e il pluralismo. Il suo profondo attaccamento, sempre orgogliosamente rivendicato, alla tradizione dell’antifascismo e della Resistenza lo aveva condotto a schierarsi in ogni momento in difesa dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana. L’amore per l’Italia e la conoscenza della storia nazionale avevano ispirato la sua opera di scrittore e le sue indagini nel vivo della realtà italiana».
«COMMOSSO RICORDO» - «A Enzo Biagi - scrive ancora Napolitano - uomo di genuina ispirazione socialista e cristiana rendo riconoscente omaggio a nome del Paese, esprimendo con commosso ricordo personale la più affettuosa vicinanza e solidarietà ai suoi familiari in questo momento di dolore e di rimpianto».
PRODI: «GRANDE MAESTRO» - Anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha voluto testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla famiglia Biagi, a cui con un telegramma ha espresso «sincera e commossa partecipazione al dolore». «Scompare con Enzo Biagi - ha scritto il premier - un grande maestro dell’informazione, che ha portato nelle case degli italiani con puntuale attenzione e sensibilità giornalistica le notizie e i commenti di tanti eventi della nostra storia di questi decenni, attraverso la carta stampata, gli schermi televisivi, e i numerosi libri di successo. Figura storica del giornalismo, si è battuto sempre per la salvaguardia della libertà dell’informazione e del Paese. Lascia in tutti noi un grande vuoto».
«PROTAGONISTA VITA CULTURALE» - Per il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, Biagi è stato «un protagonista del giornalismo italiano e della vita civile e culturale della nostra storia recente, uno dei più importanti giornalisti dell'Italia del dopoguerra, che ha espresso nella sua lunga professione un modo di intendere il giornalismo stesso. Con lui scompare una personalità di grande rigore intellettuale, che ha costantemente interpretato al servizio del pluralismo e della libertà dell'informazione i valori della democrazia testimoniati attraverso l'esperienza personale durante la Resistenza ed una convinta adesione ai valori della Costituzione repubblicana».
GLI ALTRI RICORDI - Sono molte le altre voci di ricordo e commemorazione che si sono levate dal mondo della politica. Cordoglio e stima sono stati espressi da esponenti di entrambi i poli. Tra i leader di partito, tra i primi è giunto il commento di Walter Veltroni: «Chi ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Enzo Biagi - ha detto il segretario del Pd - da oggi lo ricorderà, per sempre, come un uomo libero e curioso, di grande equilibrio, esempio positivo di un modo di intendere la professione giornalistica al servizio della conoscenza e del Paese». «Tutti gli italiani -ha aggiunto- ricorderanno la sua voglia di libertà, la sua passione e il suo rigore nel raccontare la storia e i personaggi del nostro tempo recente. Enzo Biagi mancherà a tutti noi, anche perchè insieme a lui siamo cresciuti, abbiamo capito fatti e storie, ci siamo emozionati e appassionati al nostro tempo».
... the more people watch TV, the less they know (John Pilger).
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