Sunday, March 09, 2008

Elezioni amministrative in Francia: il primo exit poll dell'istituto CSA

La sinistra francese batte Sarkozy

Con il 47,5% dei voti è in testa sulla destra, ferma al 40%

PARIGI - Con il 47,5% dei voti la sinistra francese è in testa sulla destra, ferma al 40%, a livello nazionale nelle municipali francesi. Questo il primo exit poll dell'istituto CSA. Sarkozy risulta in calo in molte città francesi. La sconfitta per la destra del presidente Nicolas Sarkozy al primo turno delle elezioni amministrative prende forma - stando agli exit poll dei principali istituti di sondaggio - in diverse città-test ma non ancora nelle tre grandi municipalità che la gauche punta a strappare alla destra. Questi i risultati in alcune città-test: a Rouen, la gauche vince sulla destra; a Lille, il sindaco uscente, la socialista Martine Aubry, potrebbe essere confermata senza ballottaggio; a Caen, la candidata Ump sarebbe battuta dalla socialista. Decisivi saranno i dati sulle tre grandi città che la sinistra potrebbe strappare alle destra, Marsiglia, Tolosa e Strasburgo, ancora non disponibili.

FILLON: «RISULTATO INCERTO» - Il primo turno delle elezioni locali in Francia è «incerto, ma più equilibrato rispetto a quanto annunciato» dai sondaggi. Lo ha detto il primo ministro Francois Fillon, secondo il quale la sinistra «mescola insieme le poste in gioco locali e quelle nazionali». Anche per Patrick Devedjian, segretario generale dell'Ump, il partito del presidente Nicolas Sarkozy, i risultati per la destra «non sono così negativi» come annunciato dagli exit poll. «Naturalmente - ha ammesso Devedjian - non si tratta di risultati positivi, ma al tempo stesso non sono così male come annunciato dagli exit poll».

SEGOLENE ROYAL: «VOTO PUNITIVO E DI SPERANZA» - Per Segolene Royal, già candidata socialista sconfitta alle presidenziali l'anno scorso e aspirante a restare alla guida della gauche, «i risultati sono un voto punitivo ma anche di speranza, perché si inventi un nuovo modo di agire e di stare insieme e perché si smetta di dare a chi ha di più».

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